Per comprendere a fondo questo gesto di affetto, la domanda da cui partire è una: che cos’è l’illuminazione votiva? Non si tratta semplicemente di una luce perpetua o temporanea posta su una tomba, un loculo o in una cappella cimiteriale. È molto di più: rappresenta un gesto di memoria, un simbolo di preghiera e un ponte luminoso che mantiene vivo il legame con i nostri cari defunti. Questa tradizione, radicata tanto nella fede religiosa quanto nel bisogno civile di onorare chi non c’è più, illumina i luoghi di sepoltura, trasformandoli in spazi di raccoglimento e ricordo. Che si tratti di una candela in un oratorio domestico o di una lampada installata su una lapide, la sua fiamma, reale o simbolica, è una testimonianza di affetto che sfida il tempo e l’oscurità, assicurando che il ricordo non si spenga mai.
Per comprendere appieno che cos’è l’illuminazione votiva, dobbiamo esplorare le origini e il potente valore simbolico. Fin dall’antichità, la luce è stata associata alla vita, alla divinità e alla speranza di un’esistenza oltre la morte. In ambito cristiano, la luce è emblema di Cristo (“luce del mondo“) e della fede che illumina il cammino dei credenti, simboleggiano la preghiera che si eleva verso il cielo e la presenza continua dell’anima del defunto. Questo simbolo si traduce in una pratica concreta all’interno dei cimiteri e dei luoghi di culto. La luce votiva diventa un punto focale sulla tomba, un segno visibile che quel luogo è curato, amato e visitato nel pensiero. Gli ambiti di applicazione sono diversi e ciascuno risponde a specifiche esigenze estetiche e normative:
La scelta della lampada votiva dipende da fattori estetici, pratici e dai regolamenti cimiteriali specifici di ogni Comune. Analizziamo le principali opzioni disponibili.
La fiamma di una candela ha un fascino simbolico innegabile. Rappresenta il sacrificio, la preghiera che si consuma e la fragilità della vita terrena. Tuttavia, l’uso di fiamme libere nei cimiteri è sempre più limitato per evidenti ragioni di sicurezza e rischio di incendi. La cera, inoltre, può macchiare e danneggiare i materiali lapidei come il marmo.
La soluzione più diffusa è l’allacciamento alla rete elettrica cimiteriale. Questo servizio viene gestito direttamente dal Comune o da società concessionarie e prevede il pagamento di un canone annuo. Il canone copre i costi di fornitura dell’energia elettrica e, in alcuni casi, la manutenzione ordinaria come la sostituzione delle lampadine. È una scelta pratica che garantisce una luce continua e sicura.
La tecnologia LED ha rivoluzionato anche l’illuminazione votiva. Le lampade a LED offrono vantaggi significativi:
Dove non è possibile o conveniente l’allaccio alla rete elettrica, le lampade solari o a batteria rappresentano un’alternativa valida. I modelli solari si ricaricano durante il giorno per accendersi al crepuscolo. Quelli a batteria offrono grande flessibilità. È fondamentale, però, verificare che il regolamento cimiteriale del proprio Comune ne consenta l’utilizzo.
La scelta del materiale del corpo lampada è cruciale per l’estetica e la durata. Presso il nostro laboratorio artigianale, lavoriamo materiali pregiati per garantire resistenza agli agenti atmosferici e un’integrazione armoniosa con il monumento funebre:
Il costo di un impianto di illuminazione votiva varia in base a diversi elementi. È importante considerare ogni componente per avere un quadro completo della spesa.
Nota: i prezzi sono puramente indicativi e possono variare significativamente in base al Comune di installazione, alla pregevolezza dei materiali e alla complessità delle lavorazioni artigianali.
L’installazione dell’illuminazione votiva deve rispettare il Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune di riferimento. Queste norme definiscono dimensioni, materiali ammessi, sistemi di fissaggio e, soprattutto, le regole sulla sicurezza.
Una corretta manutenzione preserva la bellezza della lampada votiva nel tempo.
È consigliabile eseguire una pulizia approfondita a ogni cambio di stagione per gestire l’accumulo di sporco, l’ossidazione e prevenire lo scolorimento dovuto ai raggi UV.
La lampada votiva non è un elemento isolato, ma parte di un progetto commemorativo armonico. La sua scelta deve dialogare con gli altri elementi presenti sulla lapide, come vasi portafiori, lettere, cornici per fotoceramica e simboli sacri.
Il nostro approccio artigianale ci permette di consigliare gli abbinamenti più coerenti: una lampada in bronzo si sposa magnificamente con il marmo chiaro di Carrara, mentre una in acciaio o pietra scura può valorizzare un granito moderno. Progettiamo soluzioni coordinate per ogni tipo di sepoltura, dalle tombe a terra ai loculi, fino alle edicole e cappelle di famiglia, assicurando un risultato finale elegante e rispettoso.
La lampada votiva è un’installazione fissa (elettrica, a batteria o solare) pensata per durare nel tempo. La candela devozionale è un cero che si consuma, un gesto di preghiera temporaneo, spesso non permesso direttamente sulle tombe per motivi di sicurezza.
Sì, tramite lampade solari o a batteria. Tuttavia, è sempre necessario verificare che il regolamento del cimitero locale ne consenta l’uso.
Una lampadina LED di buona qualità può durare tra le 20.000 e le 50.000 ore, che equivalgono a diversi anni di funzionamento continuo, resistendo bene a umidità e sbalzi di temperatura.
No, dipende strettamente dal regolamento comunale. Alcuni cimiteri non le accettano per ragioni di decoro o per uniformità estetica. È fondamentale informarsi prima dell’acquisto.
Dipende dal tipo di contratto. Se si paga un canone per la luce votiva comunale, spesso il servizio di sostituzione è incluso. Per le lampade private (solari, a batteria), la manutenzione spetta alla famiglia o all’impresa funebre di fiducia.
Da oltre settant’anni, Simonetta Marmi S.r.l. unisce la sapienza artigianale alla moderna tecnologia per offrire opere funerarie che onorano la memoria. Nel nostro laboratorio, progettiamo e realizziamo non solo monumenti, ma anche tutti gli accessori che li completano, inclusa l’illuminazione votiva.
Affidarsi a noi significa scegliere:
L’illuminazione votiva è un ponte di luce che unisce il mondo terreno a quello spirituale, un simbolo tangibile di un ricordo che non si spegne. Che sia alimentata dalla rete elettrica, dal sole o da una batteria, la sua funzione rimane la stessa: onorare, ricordare e portare conforto. Scegliere la lampada giusta e installarla a regola d’arte è un gesto di amore e rispetto. Per questo, Simonetta Marmi è al vostro fianco, con competenza e sensibilità. Per scoprire la nostra gamma di soluzioni e ricevere una consulenza personalizzata, visitate il nostro sito Simonetta Marmi S.r.l.
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